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Il Castello - I Palazzi Pallavicino

Il Castello - I Palazzi Pallavicino


Descrizione

Nel centro storico della Città si eleva una piccola altura che sovrasta l’abitato ricoperta da un rigoglioso boschetto che nella parlata cebana si è soliti chiamare Castèl.
In quest’area vi sono due fabbricati: il Palazzo Rosso e il Palazzo Bianco, data la loro colorazione e indicati comunemente dagli abitanti di Ceva come Castello Rosso e Castello Bianco.
La storia di questo promontorio affonda le sue radici nell’XI secolo ed era il luogo di maggiore fermento e vitalità presente nella zona. Il casato aleramico, verso i primi anni del XII secolo, vi fondò il Castrum Cevae, ovvero un piccolo borgo che attirò gli abitanti dei villaggi vicini. Vi era la chiesa di Sancta Maria de Castro (Santa Maria del Castello) già dai primi anni del XIII secolo e vi stette fino ai primi decenni del Seicento, quando venne demolita e fu edificato il Duomo.
Il castrum fu eretto verso la fine XII secolo dal marchese Guglielmo, nipote di Bonifacio del Vasto (1060 ca. -1130 ca.), primo membro del casato aleramico a prendere dimora a Ceva, dando di fatto il via al Marchesato di Ceva. Questo antico castello fu distrutto per volere dei Savoia nel XV secolo, quando il duca Amedeo VIII, assunse anche il titolo di marchese di Ceva.
Il Palazzo Rosso, più ampio e forse più antico, è situato all’estremità orientale del promontorio e troneggia imponente sul centro storico. Si tratta di un fabbricato risultato di numerose fasi edificatorie, con la presenza di un grandioso portale in mattoni sul lato settentrionale della Torre; un’aggiunta del XX secolo, in stile neogotico. Il colore rosso che lo contraddistingue è, con tutta probabilità, riconducibile al XIX secolo, in linea con le tendenze dell’epoca. In origine presentava una colorazione differente. Proseguendo per il viale, dopo aver costeggiato il Palazzo Rosso, si giunge su un pianoro, libero da alberi, in fondo al quale si erge il Palazzo Bianco. Questo si trova nella parte centrale della collina, è sicuramente l’espressione finale di numerose fasi edilizie e oggi si presenta come un’elegante dimora nobiliare seicentesca. Nel XIII secolo parte di questo edificio, costituiva la casa dei canonici associati alla parrocchia di Santa Maria de Castro. Questi nel 1588 la vendettero al marchese Paolo Antonio, figlio di Giulio Cesare Pallavicino, il quale in seguito trasformò il vecchio fabbricato medievale in una residenza nobiliare. Addossata al palazzo, a destra del portale di ingresso, si trova la cappella marchionale intitolata al Santo Crocefisso. Si tratta di una costruzione di ridotte dimensioni eretta nella seconda metà del Seicento, caratterizzata da una piccola cupola rotonda.
In questo castello si dice abbiano soggiornato personaggi importanti: Bonifacio I vescovo di Asti nel 1205; san Bernardino da Siena verso la fine della seconda decade del Quattrocento; tra il 1564 ed il 1578 più volte il duca Emanuele Filiberto di Savoia, vi passò il Natale del 1577; nel luglio del 1585 il duca Carlo Emanuele I di Savoia e la consorte Caterina d’Austria durante il loro viaggio nuziale da Saragozza; nel 1594 il re di Spagna Filippo II ed il cardinale Pierre de Gondi, arcivescovo di Parigi; il cardinale Alberto d’Asburgo, arcivescovo di Toledo, figlio dell’imperatore Massimiliano II e nipote di Carlo V; il 20 aprile 1796 Napoleone Bonaparte si recò a cena nel Palazzo Bianco ospite del marchese Cosma Damiano Pallavicino. Oltre ad eminenti personaggi, passò per questi siti anche la Santa Sindone: nel 1561 durante il trasferimento da Nizza a Chambery e a giugno del 1706, durante l’assedio di Torino da parte dei francesi, quando Anna d’Orléans duchessa di Savoia, con la sua famiglia, ad esclusione del marito Vittorio Amedeo II, si rifugiò a Genova portando con sé il Sacro Lino.

Modalita di Accesso

Visibitabile esternamente

Dove

Ceva

Contatti

Telefono: 0174.721623-704620
Pagina aggiornata il 11/09/2024 08:47:00

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